Inktomi, il popolare database che fornisce i dati a MSN, AOL (fino al prossimo passaggio di consegne a Google), Hotbot ed altri, ha inaugurato da diverso tempo una formula singolare: è stato infatti il primo ad offrire una indicizzazione a pagamento del tipo "pay for spidering", emulato recentemente, nel contesto italiano, da Arianna. Il pay for spidering garantisce al cliente non già il posizionamento in testa ai risultati, ma un passaggio frequente dello spider di Inktomi (24/48 ore) sull'url segnalato, consentendo un progressivo lavoro di ottimizzazione della pagina in funzione di migliori posizionamenti.Rispetto alla strategia di Google e di FAST, tesa ad espandere il più possibile il proprio database di siti censiti per una indicizzazione completa del web, Inktomi nasce con l'idea di censire solamente i migliori siti presenti su Internet; per questo ha un database molto limitato e selettivo, cui è molto difficile accedere, a meno di non ricorrere al paid listing di cui sopra. Tra i tool più apprezzati di Inktomi, sicuramente da ricordare è il "Pure Search" (all'url: http://169.207.238.189/search ), ovvero un motore di ricerca alquanto "segreto" che attinge i dati direttamente dal Inktomi: in pratica una utile finestra spalancata sul database dei siti in esso presenti. Tramite questo tool, abbiamo potuto constatare la presenza in Inktomi (verificata anche su HotBot e MSN.it) di siti entrati in maniera del tutto gratuita, ed in particolare attraverso la loro presenza su ODP ( http://dmoz.org ). La supposizione è giustificata dal fatto che i siti cui viene fatto riferimento hanno mantenuto in Inktomi la stessa descrizione che avevano su ODP. Tutto ciò evidenzia come Inktomi abbia effettuato (o continui saltuariamente ad effettuare) il crawling dei dati di ODP, in virtù della rilevanza dei siti censiti nella directory, e li abbia incorporati nel suo database, e sottolinea l'importanza ai fini della visibilità di un sito internet, del listing (del tutto gratuito) su Open Directory.
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