Comunicato Stampa: Napoli: Storia di Secondigliano

Motori di ricerca: iscrivi gratis il tuo sito Free Submission: posizionamento nei motori di ricerca e nelle directory
iscrizione e registrazione gratuita su 200 motori di ricerca
 Le News
 Le Faq
 Amici a 4 zampe
 Pettorine Cani piccoli


COMUNICATI STAMPA
 Abbigliamento
 Alimentare
 Assicurazioni
 Servizi di consumo
 Comunicazione
 Cinema e Spettacolo
 Edilizia
 Editoria
 Eventi
 Internet
 Lavoro
 Musica
 Nautica
 Politica
 Software
 Sport
 Telefonia
 Turismo
 

 
Prova La Toolbar di Submission.it
La Toolbar e' gratuita ed e' un valido strumento per ricerche sui motori italiani ed internazionali.
Clicca qui per vedere tutte le caratteristiche.




FREE SUBMISSION
Iscrivi gratis il tuo sito su pi di 200 motori di ricerca mondiali
Clicca qui.



 Motore di Ricerca:

 

 Abbigliamento Cani

Felpe per Cani
Felpe per Cani ed accessori di abbiagliamento in vendita online: guarda tutti i modelli disponibili!
[DETTAGLI]
 


  E-MAIL:
 webmaster
 


SITI PARTNERS:
 Siti Aziendali
 Modellismo
 Vestiti per Cani
 

Napoli: Storia di Secondigliano
2-12-2008

Pochi sanno che anche la degradata periferia a nord di Napoli può vantare una storia ricca e gloriosa, testimoniata anche dalla presenza di monumenti e opere architettoniche di grande pregio. I quartieri a nord di Napoli riempiono troppo spesso le pagine di cronaca nera dei giornali locali e nazionali ma ciò non ha impedito a numerosi studiosi, napoletani e non, di interessarsi alla storia di quartieri come Secondigliano, Miano, San Pietro a Paterno, etc, portando alla luce interessantissimi spunti d'indagini sulla storia dei casali napoletani. I casali rurali sono stati infatti il nucleo originario di interi quartieri dell'aerea napoletana, oggi erroneamente considerati "periferia", quasi come se questi non avessero altra storia se non quella delle violenze che quotidianamente vi si consumano. Secondigliano è un esempio di questa "trasformazione". L' origine del nome "Secondigliano" è tuttora incerta. Secondo alcuni deriverebbe dalla famiglia dei Secondilli, che qui stabilì la propria dimora, secondo altri dai colli Secondilli che circondano la città da nord-est a nord-ovest. Altri ancora ritengono che il nome derivi dalla collocazione del quartiere all'altezza del secondo miglio della via Atellana (secundum milla).

La prima citazione documentale ufficiale risale al 10 Ottobre 1113. Il documento cita un contratto d'affitto di un fondo posto in "Villa Secundillani". Altri documenti, riportanti il nome "Secondilianum" e "Secundillanum", risalgono invece al regno di Carlo D'Angiò e di Carlo II ma di essi non si trova alcuna notizia fra i casali di Napoli sotto l'imperatore Federico II. Nella santa visita dell'arcivescovo del 1542 viene citato il "casale Secondigliani".

Nei periodi della dominazione normanna, sveva, angioina ed aragonese, Secondigliano, pur essendo Casale, non aveva né le caratteristiche architettoniche né urbanistiche di un vero e proprio Casale regio, caratteristiche che assumerà solo in età vicereale, verso la fine del 1500 e l'inizio del 1600 dopo l'apertura della strada di Capodichino, che renderà Secondigliano accessibile anche dalla pianura. L'economia dell'antico casale si basava soprattutto sull'agricoltura e la vita quotidiana era regolata da rapporti di tipo feudale.

Nel corso del 1600 anche Secondigliano, come gli altri Casali di Napoli, si trasformò in Universitas, unità amministrativa indipendente governata da assemblee popolari. Il casale riforniva gran parte della città di frutta, vino, grano, ortaggi, cereali grazie alle sue fertilissime campagne a 150 mt. di altitudine. Particolarmente fiorente era la coltivazione del gelso da cui si ricavava seta di eccelsa qualità. Dall'allevamento dei maiali e dalla macellazione delle carni si ricavava il rinomato "salame di Secondigliano", la cui ricetta è andata perduta nel corso dei secoli.

Agli inizi del 1800 le Universitas, istituzioni ormai obsolete, furono abolite e convertite in comuni autonomi.

Nel 1925 Secondigliano fu annesso al Comune di Napoli, acquistando sempre di più i caratteri della "periferia". Fino agli anni '50 però il quartiere conservò le sue caratteristiche di borgo rurale, divenendo meta di scampagnate, preferita dalle famiglie napoletane per l'aria salubre e la presenza di numerose trattorie. Causa del degrado che ancora oggi affligge il quartiere è stata l'edilizia selvaggia degli anni '60, che ha reso Secondigliano zona di edilizia popolare ove confinare i ceti più bassi, distruggendone le rimanenti aree verdi.


Azienda: Franco Spada e Nando Merisi
http://www.bella.napoli.it/



Questo Comunicato Stampa è pubblicato nella categoria Turismo

Altre Categorie di Comunicati Stampa:
Abbigliamento
Alimentare
Ambientalismo
Assicurazioni
Beni e Servizi di consumo
Comunicazione
Cultura, Cinema e Spettacolo
Edilizia
Editoria
Iniziative ed Eventi
Internet
Lavoro
Musica
Nautica
Politica
Software Informatica
Sport
Telefonia
Turismo

Per inviarci i tuoi Comunicati Stampa, scrivi a
segnalazioni@submission.it

Il Comunicato deve essere scritto all'interno della Email: non verranno accettate email con allegati di qualsiasi genere.



21 Dicembre 2024
Torna in Home Page

I NOSTRI SERVIZI
Posizionamento
Registrazione a pagamento sui motori di ricerca
Siti ottimizzati
Siti e-commerce
Commercio Elettronico

Pettorine per Cani

 

Motori di Ricerca

Cappotti per Cani
Cappotti per Cani: ampia collezione di cappotti per cani di diverse taglie e dimensioni...
[DETTAGLI]

Maglioni per Cani
Maglioni per Cani in lana e fibra sintetica, in diveri colori...
[DETTAGLI]

Mascherine Lavabili

Aggiungi questo sito ai tuoi preferiti
Imposta questo sito come Home page
 
Copyright 2002 Submission.it. Tutti i diritti riservati | Link srl | P.IVA 07849311001 | Privacy Policy