La Magistratura accerti se vi è una relazione tra i cumuli di immondizia e la mancata firma del contratto con la discarica da parte del Comune
Il Comitato “Riprendiamoci la Città” ha depositato presso la sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Caltanissetta un esposto sull’interruzione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti nel comune di San Cataldo (CL), che ha determinato una perdurante e grave emergenza igienico-sanitaria-ambientale tanto da essere stata documentata, per ben due edizioni, dal TG3 regionale della Rai.
Nell’atto vengono esposti i fatti accaduti nelle ultime settimane e la posizione assunta dall’Amministrazione Comunale; in particolare si chiede che la Magistratura apra un’indagine per accertare se sussiste una relazione tra l’interruzione del servizio di raccolta della spazzatura e la mancata sottoscrizione, da parte del Comune, delle “condizioni generali di contratto” tra la società che gestisce la discarica privata di Siculiana, l’ATO CL1 ed il Comune di San Cataldo. Qualora sussistessero una relazione ed elementi di rilevanza penale (sia di natura commissiva sia omissiva), nell’esposto si chiede di individuare i soggetti responsabili procedendo nei loro confronti.
Con questa iniziativa il Comitato intende contribuire alla necessaria ricerca delle responsabilità e della verità in merito all’intollerabile comportamento degli organi pubblici che da dicembre hanno trasformato la città in una discarica a cielo aperto, dove i cittadini sono trattati in maniera indegna. Ma l’impegno civico e coraggioso del Comitato è stato duramente attaccato, nei giorni scorsi, dal Sindaco di San Cataldo Giuseppe di Forti con dichiarazioni stampa che accusano “Riprendiamoci la Città” di “fare demagogia” con “azioni inqualificanti” tese alla “mistificazione dei fatti” ed alla “propaganda elettorale”.
“Invece di chiedere scusa ai Sancataldesi per come sta trattando la Città dove la sporcizia ha cancellato dignità e salute pubblica, il Sindaco continua a lanciare strali un giorno contro l’ATO, un giorno contro il consigliere Modaffari, e ora è toccato al nostro Comitato – dichiarano i responsabili di Riprendiamoci la Città - nella diuturna e disperata ricerca di qualcuno o qualcosa su cui scaricare colpe e responsabilità. Di Forti non vuole che la cittadinanza sappia che quella dei rifiuti non è stata un’emergenza imprevedibile: si è trattato della inevitabile conseguenza di una precisa scelta amministrativa! Ricordiamo al Sindaco che la situazione di emergenza, anche sanitaria, si è verificata soltanto nella nostra Città, il cui primo cittadino ha deciso - unico in tutta la Provincia! - di non cofirmare unitamente all’ATO CL1 il contratto con la discarica di Siculiana, così come peraltro inderogabilmente previsto dalle norme regionali avallate dal Presidente Cuffaro. Per questo motivo la discarica non ha fatto scaricare i compattatori provenienti da San Cataldo!”
Per il Comitato Riprendiamoci la Città “E’ gravissimo che, per mera tattica politica, si sia aspettato che la Città divenisse un letamaio con fetore nauseabondo e solo dopo 20 giorni, a danno fatto, il Sindaco si sia deciso ad emettere un’ordinanza per cominciare (ci vorranno ancora giorni!) ad eliminare le montagne di spazzatura a colpi di ruspa e con una maggiore spesa di denaro pubblico! E’ una logica irrazionale, incredibile, ingiustificabile, irresponsabile! Perché non ha agito sin dai primi giorni di emergenza? Perché non ha dato seguito alle decine di esposti e segnalazioni dell’ufficio igiene dell’ASL? Perché ha usato i poteri straordinari così tardi? Dal paese, che affonda nello schifo, due inviti al Sindaco, alla sua giunta ed al loro onorevole di fiducia: chiedete scusa ai cittadini, che con il loro silenzio manifestano la sfiducia nei vostri confronti; dimettetevi”.
Azienda: Comitato Civico “Riprendiamoci la Città” - San Cataldo http://www.riprendiamocilacitta.135.it
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